Consorzio per il Recupero Urbanistico di
Valle Castiglione
Riunione del 5 giugno 2002 presso il Comune di Roma Dipartimento VI Politiche della programmazione e Pianificazione del territorio - Roma Capitale U.O. N.2 - Pianificazione e progettazione generale S.C. Sistema ambientale - Vincoli ed aree protette.

Roma, 5 giugno 2002

Nel corso della mattinata odierna si è svolta la programmata riunione di cui all'oggetto per "esaminare le problematiche connesse con il recupero urbanistico del nucleo edilizio abusivo di Valle Castiglione". Presenti, oltre allo scrivente, il Dirigente dell'Ufficio arch. Carlo Baroglio, accompagnato da altro tecnico del Comune, il dott. Stefano Musco della Soprintendenza Archeologica di Roma, il geom. Bruno Pulcinelli in rappresentanza dello Studio Tecnico che sta progettando il toponimo dell'Osa, accompagnato dall'Ing. Leone, il geom. Adriano Paialunga ed il Vice Presidente di questo Consorzio Antonio Galli. Durante i lavori, ha fatto una breve apparizione anche l'arch. Daniel Modigliani, Direttore dell'Ufficio Operativo, per portare i saluti ai componenti del tavolo tecnico e rinnovare la disponibilità del Comune di Roma ad impegnarsi per trovare una soluzione sull'abitato di Valle Castiglione. Assente ingiustificato la Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero dei Beni Culturali.

La riunione è servita per ripercorrere le tappe fondamentali della recente storia urbanistica del Quartiere e per inquadrare il nostro impegno associativo all'interno della delibera comunale che ha dato vita ai toponimi. In particolare, l'arch. Baroglio ha tenuto a sottolineare che l'area ove ricade l'abitato di Valle Castiglione è un'area di estremo interesse per il Comune di Roma e va vista in un ottica di centralità insieme al toponimo di Osa ed in parte anche a quello di Fosso S. Giuliano (per questo motivo la convocazione è stata estesa anche allo Studio Tecnico di Pulcinelli).

E' intervenuto quindi il dott. Musco, il quale ha subito evidenziato come l'assenza del rappresentante del Ministero dei Beni Culturali non consenta di sviluppare appieno la tematica, atteso che proprio da quegli uffici deve partire una linea di indirizzo necessaria ad incanalare i lavori in un determinato binario piuttosto che in un altro.

Il dott. Musco ha comunque sottolineato che il tavolo tecnico costituitosi in seno all'Ufficio del Piano Regolatore è senza dubbio il luogo giusto dove assumere le decisioni per il futuro dell'intera area oggetto dell'incontro.

Addentrandosi nel merito della problematica, il dott. Musco ha riferito di essere portatore di una posizione già nota ai presenti, atteso che in più occasioni ha esternato le possibili soluzioni al riguardo. In particolare, ha tenuto a sottolineare la necessità che il Ministero si esprima rispetto ad uno scenario che si potrebbe sviluppare sostanzialmente secondo tre direttrici:

  1. revisione del vincolo con Decreto ministeriale che risolverebbe il problema a monte (strada difficilmente percorribile perché aprirebbe un contenzioso con tutte le realtà simili a Valle Castiglione, creando di fatto giurisprudenza con la quale confrontarsi nel futuro);
  2. adozione del criterio temporale, ossia salvaguardia di tutto ciò che è stato costruito prima della notifica del vincolo da parte del Ministero e demolizione di tutto ciò che è successivo;
  3. adozione del criterio geografico, ovvero discriminazione degli immobili in relazione alla posizione sul territorio degli stessi e quindi al differente impatto ambientale provocato nel territorio (soluzione questa che, evidentemente, richiamandosi ad un criterio discrezionale, e non certo come quello temporale, richiederebbe molto più tempo anche in relazione alla necessità di delegare i lavori ad una commissione dedicata ad uno studio approfondito della realtà urbanistica ed ambientale del Quartiere).

Il dott. Musco ha tenuto a specificare che sostanzialmente lui escluderebbe a priori l'azzeramento totale del Quartiere, essendo più orientato per una parziale conservazione del nucleo. Ha aggiunto, in conclusione di intervento, che queste osservazioni non corrispondono naturalmente alla volontà dell'Amministrazione centrale, di cui lui in questo momento non è il portavoce (non essendo stato formalmente delegato in tal senso), ma rappresentano lo spaccato di ciò che scriverebbe in una ideale relazione tecnica sull'argomento.

Preso atto delle considerazioni formulate dal dott. Musco e condivisa l'esigenza di aggiornare la riunione ad una data antecedente alla presentazione dei progetti sui toponimi (30 giugno 2002), l'arch. Baroglio ha proposto di rinnovare il tavolo tecnico al 19 p.v. sensibilizzando, ognuno per la parte di propria competenza, il Ministero dei Beni Culturali a partecipare con un proprio qualificato rappresentante.

Questa è, in sintesi, la cronistoria dei fatti accaduti in riunione: evidentemente è la cronistoria di un altro importante passo avanti, atteso che per la prima volta ci si è messi intorno ad un tavolo (tecnico) a ragionare delle possibili soluzioni urbanistiche per Valle Castiglione. Io, che c'ero, vi posso assicurare che la sensazione è che sta per succedere qualcosa di positivo. E' evidente che questo è un momento storico, decisivo, durante il quale sarà necessario non abbassare di un solo millimetro la guardia ma, anzi, mettere ancora una volta in campo tutte le energie e le intelligenze di cui disponiamo per far si che il risultato sia il più possibile corrispondente ai nostri obiettivi. E se un discostamento da questi ci dovrà essere, dovranno essere da subito chiari i parametri di compensazione che attiveremo e pretenderemo per appagare appieno eventuali, indispensabili, sofferenze. Ma questa è, senza ombra di dubbio, l'estrema ratio. Io lotterò insieme a voi e per tutti noi affinché Valle Castiglione resti quello che è, senza nulla aggiungere ma neanche togliere, fino a quando qualcuno non ci dimostrerà che è necessario il contrario. Sono convinto che in questa maratona voi mi sarete ancora quotidianamente vicini, così come avete fatto fino ad oggi.

Il Presidente del Consorzio per il Recupero Urbanistico
Enrico dr. ARAGONA